Forza Maggiore (Force Majeure – 2014)

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Una famiglia svedese si reca sulle Alpi francesi per godersi un paio di giorni di vacanza e di sci. Il sole splende e le piste sono spettacolari, ma durante un pranzo in un ristorante di montagna, una slavina travolge ogni cosa. I commensali fuggono in tutte le direzioni, anche Tomas, il capofamiglia, preso dal panico, fugge e abbandona la moglie ed entrambi i figli…

  • REGIA: Ruben Östlund
  • SCENEGGIATURA: Ruben Östlund
  • ATTORI: Kristofer Hivju, Lisa Loven Kongsli, Johannes Kuhnke, Clara Wettergren, Vincent Wettergren

L’istinto di sopravvivenza ha la priorità sui legami familiari?

Nel mondo animale è cosi, anche nel legame più stretto madre-figlio in situazioni estreme le madri abbandonano o addirittura divorano i figli perché la sopravvivenza è l’unica cosa che permetterà di proseguire la specie.

Indubbiamente millenni di cultura e morale ci hanno allontanato da questo “barbaro” modo di vedere la vita, ci siamo ripuliti e si ascesi a una nuova forma di coscienza (discutibile se guardiamo un qualsiasi telegiornale…) , eppure in Forza maggiore viene rimesso in dubbio questa evoluzione.

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Un quasi incidente, una reazione istintiva e da quello un susseguirsi di crolli emotivi, che non solo coinvolgono la coppia protagonista ma anche gli amici che si trovano contagiati da questo dubbio. Il film è geniale, semplicissimo persino nelle inquadrature eppure riesce a trasmettere una forza e un’ energia coinvolgendo lo spettatore nella diatriba sul come comportarsi, non sguazza nel dramma anzi a volte paradossalmente diventa ironico, però proprio sul finire la “paura” contagia anche gli altri e come un branco accettano queste loro limitazioni.

Insomma un bel cinema come non ne capitava da tempo.