Durante la guerra di Secessione degli Stati Uniti, il capitano sudista Pierre Cordona riesce a impossessarsi di un carico d’oro destinato alle truppe nemiche. Finita la guerra, il colonnello nordista Cord Mcnally, convinto che al furto abbia collaborato uno dei suoi uomini, si mette alla ricerca del traditore.
GENERE: Western
REGIA: Howard Hawks
SCENEGGIATURA: Leigh Brackett, Burton Wohl
ATTORI:
Susana Dosamantes, Jim Davis, Edward Faulkner, Jack Elam, Victor French, Mike Henry, David Huddleston, Peter Jason, Sherry Lansing, Christopher Mitchum, Jennifer O’Neill, Jorge Rivero, John Wayne, Bill Williams
Rio Lobo parte da lontano, dalla guerra di Secessione, una guerra ben lontana dagli eccessi narrati in tanti film qui il colonnello nordista McNally (Wayne) non ha un odio viscerale verso i suddisti , infatti finita la guerra cerca due suoi ex prigionieri per aiutarlo a capire chi aveva tradito la sua compagnia, perché si può rispettare il nemico ma mai il traditore.
Dopo dei titoli di testa tra i più evocativi che il western ricordi inizia appunta questa storia che ci permette di assistere a uno dei più fantasiosi assalti al treno mai visti, davvero geniale e ben pensato. La trama è molto lineare e riprende altri film di Wayne, ancora una volta avrà al suo fianco due giovani per combattere i “cattivi” ,uno di questi due giovani è Christopher Mitchum (figlio di Robert) cosi come era già presente nel “Grande Jake” . Questo film chiude la trilogia iniziata con Un dollaro d’onore e seguita con El Dorado, decisamente crepuscolare e pessimista, il mito e il romanticismo è del tutto assente.
Le musiche sono affidate da un virtuoso Jerry Goldsmith, purtroppo è l’ultimo film diretto da Howard Hawks. Un classico senza grandi pretese.